Chicco, Mastercard, Martini, Coca Cola, Nestlè, Findus. Alzi la mano chi non ha mai acquistato un prodotto di questi brand. Impossibile forse.

E se mentre beviamo una Coca-Cola ancora canticchiamo “Vorrei cantare insieme a voi…” (meglio conosciuta come “I’d like to buy the world a coke” ), se ogni volta che portiamo una bottiglia di spumante a cena da amici diciamo “No Martini, no party”, e se non possiamo proprio fare a meno di strisciare la nostra carta di credito senza ammiccare un “…per tutto il resto c’è Mastercard” , beh, vuol dire che Harry McCann altro non poteva fare nella sua vita.

È l’inizio del secolo scorso quando la McCann, nel 1912, diventa una delle più famose agenzie pubblicitarie dell’epoca, seconda solo alla Erickson (fondata da Alfred Erickson nel 1902).

Le scelte sono due: o competere a vita o unirsi e creare la più innovativa agenzia media al mondo. Furbi loro, lungimiranti sin dagli esordi, nel 1930 nasce la McCann-Erickson, quella che tutt’oggi è una delle più grandi compagnie di marketing. Particolarità del caso è la sede, non nella Madison Avenue, ma nella 3rd Avenue n.622 sempre a New York.

C’è uno slogan con cui vogliono esprimere i principi basilari del loro lavoro: Truth well told “dice bene la verità”. La verità alla base delle loro strategie di comunicazione, e se la comunicazione è ben fatta, il 50% del successo di un prodotto è garantito. Dagli inizi del Novecento ad oggi, la McCann-Erickson ha visto lontano ed è sempre riuscita a riscuotere grandi successi nei suoi lavori.

Spot e slogan ormai impressi nella mente dei consumatori, rappresentazioni di un brand
che sono diventati il brand stesso, immagini e musiche che ci riportano subito a quel prodotto: la McCann ha saputo cucire addosso ai suoi clienti un abito che il pubblico possa ricordare per sempre. I sarti devono essere davvero dei maestri per riuscire nell’intento!