A Napoli, nel cuore della città, più precisamente a Piazza San Domenico Maggiore, in un antico e suggestivo palazzo c’è un teatro. Qual è la novità? Napoli è piena di teatri, cosa avrà di speciale questo? Ha di speciale che si chiama il Pozzo e il Pendolo. Oltre al nome, di speciale ha che in questo teatro lo spettatore non si limita a guardare la performance, ma diventa esso stesso il protagonista.

 

Nbdv al Pozzo e il Pendolo c’è stato e , accolto dal socio fondatore e direttore artistico Annamaria Russo, le ha rivolto alcune domande per capire meglio dove è nata l’idea e qual è il riscontro con il pubblico partenopeo.
 “Un omaggio doveroso”al padre del giallo, Edgar Allan Poe, il Pozzo il Pendolo nasce alla fine degli anni ’90 dall’idea di tre soci di creare “un luogo dove si raccontassero e si giocasse con le storie”. In una vecchia fabbrica messa completamente a nuovo viene così creato lo spazio dedicato alle grandi storie belle.
Edgar Allan Poe

Copertina del “Il pozzo e il pendolo” di Edgar Allan Poe.

Da allora il successo è immediato. Partito in quarta, il Pozzo e il Pendolo è stato il primo luogo in Europa dedicato al giallo e al mistero ed il primo in Italia ad importar dai paesi anglosassoni il murder party, o meglio, la cena col delitto: c’è una trama da rispettare, un regista che da le linee guida da seguire.
Tutti i partecipanti al gioco, nonché commensali alla stessa tavola, sono sospettati e per far valere la propria innocenza devono scoprire chi è il vero colpevole.

Da ormai 15 anni ogni spettacolo presentato riporta sul palco la grande tradizione letteraria: “Si decide di pancia sullo spettacolo da realizzare (…) Dopo un po’ di tempo, restare confinati nel giallo e il mistero ci pesava un po’, siamo innamorati delle grandi storie belle quindi abbiamo lasciato il giallo e il mistero per la sezione giochi, e siamo aperti a tutte le storie della tradizione letteraria che ci sono piaciute e che avremmo voluto che qualcuno mettesse in scena per noi per la sezione teatrale (…) C’è un lavoro di gruppo su un idea precisa ,che è quella di lavorare su quelle che noi riteniamo le storie belle.”  La parola d’ordine “è
tenere alto il livello qualitativo degli spettacoli” 
per cui tutto è affidato alla professionalità di attori che bazzicano tra Mercadante e Bellini in una serie di produzioni, e che lavorano da anni insieme allo staff de il Pozzo e il Pendolo. Il pubblico ha sempre risposto entusiasta alle proposte del teatro: “abbiamo un pubblico di fedelissimi, affezionato, che ci segue da 15 anni , ma seconda del titolo andiamo a intercettare un pubblico diverso, legato al quel tipo di spettacolo. Per quanto riguarda le cene col delitto, le facciamo due volte al mese e non ci capita mai di avere un posto libero.”
Gioco e teatro si intrecciano in questo scenario che ci riporta indietro nel tempo, alla fine del XX secolo bussando alla porta di Agatha Christie, madrina del murder party: “una tradizione ottocentesca che la scrittrice era solita riproporre ai suoi invitati per prendere spunto per i suoi romanzi”.
Dunque, questo fine settimana se vi capita di passare per Piazza Domenico Maggiore, fate tappa a il Pozzo e Il Pendolo per la messa in scena de Il segno dei quattro di Conan Doyle, omaggio al giallo e alla letteratura insieme.”