Partenope (dal greco Παρθενόπη “vergine”): una sirena di infinita bellezza che diede un secondo nome alla Città Nuova.

 «Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. E’ lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene (…) è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale …è l’amore.» Matilde Serao in “Leggende
napoletane”.
Sebbene Matilde Serao scrivesse il passo su riportato rifacendosi ad un’altra leggenda legata al mito di Partenope (che la voleva sposa di Cimone insieme a cui fondò la città che prese il suo nome), abbiamo comunque preferito citare le sue parole per descrivere al meglio ciò che la figura di Partenope significa per la città di Napoli. Una città, ricca di storia, arte e misteri,che non poteva non celare un mito, anzi più di uno, dietro le sue origini. La più famosa tra la leggende, vuole che Partenope fosse una bellissima sirena, la più bella tra le sue compagne,
il cui intento era quello di uccidere Ulisse e il suo equipaggio, sperando che cadessero nella loro trappola di soavi canti e dolci melodie. Ma Ulisse, coraggioso e astuto, ordinò i suoi uomini di tapparsi le orecchie e si fece legare all’albero della nave in modo tale da non potersi muovere qualora non avesse resistito al richiamo delle sirene.
Partenope, tuttavia, si innamorò davvero dell’eroe omerico, tanto da scegliere il suicidio quando capì di essere stata rifiutata. Decise, dunque, di abbandonarsi alle acque e il suo corpo, privo di vita, fu trasportato dal mare per poi essere ritrovato dagli antichi abitati di Napoli, i quali lo raccolsero sull’isolotto di Megaride, dove oggi sorge Castel dell’Ovo. Ed è lì che venne edificata la sua tomba perché il suo sacrificio d’amore venisse ricordato e fu così che Partenope divenne simbolo della città di Napoli.
Una sirena sinuosa e incantatrice per una città esattamente come lei.