L’imponente dose di logica, matematica e calcolo avanzato ci presenta Google come un motore di ricerca spesso arido e senz’anima, un contenitore di informazioni partorite dall’incrocio di numeri, sistemi binari, algoritmi e linguaggi di trasferimento delle informazioni.

Google non mangia, non prega e non ama, ma comunica con noi scovando nel Word Wide Web quello che stiamo cercando, guadagnandosi la “medaglia” di biblioteca onnisciente che da più di un decennio lo classifica come primo motore di ricerca per affidabilità e pertinenza dei risultati.
Ma dietro quest’abito da impiegato modello dell’informazione si nasconde un lato oscuro che lo collega al mondo
umano, pieno di domande e misteri più vicini a noi.
Questo lato oscuro è uno “Stargate” dalla forma particolare che catapulta gli studiosi più incalliti di psicologia cognitiva nella comprensione dei perché più reconditi dei comportamenti di ricerca degli utenti.
Lo Stargate dell’informazione è quello più comunemente chiamato il “triangolo d’oro di Google”.
L’esoterismo richiamato dalla forma triangolare, accostata simbolicamente all’immagine di Dio, dell’onniveggenza e della verità, è il vaso di Pandora del successo su Google, intendendo per successo l’abilità di un sito/blog/video a comparire all’interno di questo triangolo di ricerca. Studiosi di tutto il mondo, scambiandosi scoperte sui comportamenti più frequenti durante l’interazione con una pagina internet, hanno aperto il vaso di Pandora, rivelando che più della metà degli utenti consulta una pagina muovendo il proprio sguardo (chiamato in gergo internet “eyetracking”) da sinistra a destra e dall’alto in basso, tracciando con gli occhi un “triangolo” su cui si sofferma la ricerca di informazioni.
L’utente guarda, osserva, si sofferma, spulcia la maggior parte dei dati che gli sono presentati all’interno di questa figura e solo in seguito passa a visualizzare la parte destra dello schermo.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: se un’azienda fosse a conoscenza di questo tipo di comportamento, quali sarebbero le chiavi di volta per comparire all’interno del triangolo d’oro?
La risposta è una: pubblicità. Ma pubblicità intesa come SEM (Search Engine Marketing), quel ramo del Web Marketing atto a generare quante più visite possibili ad un sito attraverso attività gratuite (SEO) e a pagamento (SEA).