Comunicare una sola cosa è un aspetto primario nella pubblicità.
Un messaggio deve essere “F.I.S.C.”: Fresco, Immediato, Semplice, Chiaro.
Fresco, come il “cocco bello, cocco fresco!” che allieta dalla calura estiva gli assidui frequentatori delle spiagge meridionali. Immediato: un messaggio con la M maiuscola deve sorprendere lo spettatore tanto da coglierlo impreparato e travolgerlo completamente con i suoi contenuti. Per questo è necessario che sia al tempo stesso semplice e chiaro.
Fresco, come il “cocco bello, cocco fresco!” che allieta dalla calura estiva gli assidui frequentatori delle spiagge meridionali. Immediato: un messaggio con la M maiuscola deve sorprendere lo spettatore tanto da coglierlo impreparato e travolgerlo completamente con i suoi contenuti. Per questo è necessario che sia al tempo stesso semplice e chiaro.
Nel Paese delle Meraviglie della Comunicazione sono bandite la prolissità e l’artificiosità pomposa. Le parole, le
immagini, i suoni vengono rimescolati come carte da gioco per creare una linea-guida, una bussola per lo spettatore capace di ricondurlo verso casa.
immagini, i suoni vengono rimescolati come carte da gioco per creare una linea-guida, una bussola per lo spettatore capace di ricondurlo verso casa.
Per giungere a questo risultato vi è un altro aspetto da prendere in considerazione: studiare un target di riferimento.
Uno degli errori che solitamente si commettono è proprio quello di creare una pubblicità che possa rivolgersi a
tutti per raggiungere il maggior numero di clienti. Nonostante l’obiettivo sia ragionevole, capita spesso che rivolgersi a “tutti” porti all’effetto contrario.
Uno degli errori che solitamente si commettono è proprio quello di creare una pubblicità che possa rivolgersi a
tutti per raggiungere il maggior numero di clienti. Nonostante l’obiettivo sia ragionevole, capita spesso che rivolgersi a “tutti” porti all’effetto contrario.
Una pubblicità generica, non targhetizzata, è come una goccia nell’oceano: esiste ma non fa
rumore, nessuno ne avverte la presenza. Inoltre non si può pretendere di avere un prodotto che interessi a tutti, a meno che non si tratti di un bisogno cd. “primario”. Per questo è necessario in primis analizzare un target di riferimento, ossia comprendere quali sono effettivamente i potenziali clienti, come avvicinarsi alle loro richieste e quale tipo di linguaggio utilizzare per esprimersi al meglio.
rumore, nessuno ne avverte la presenza. Inoltre non si può pretendere di avere un prodotto che interessi a tutti, a meno che non si tratti di un bisogno cd. “primario”. Per questo è necessario in primis analizzare un target di riferimento, ossia comprendere quali sono effettivamente i potenziali clienti, come avvicinarsi alle loro richieste e quale tipo di linguaggio utilizzare per esprimersi al meglio.
Le pubblicità generaliste di una volta non riescono più a fruttare in una società, come quella attuale, in cui la nascita di Google ha dato la possibilità di raggiungere nicchie di mercato molto specifiche. La teoria della “long tail” (coda lunga), in base alla quale le piccole nicchie di mercato danno maggior profitto di quelle commerciali, è quindi uno stimolo in più per comunicare la sola cosa che il consumatore voglia conoscere al fine di acquistare un prodotto.
Attenzione, questo articolo contiene un messaggio pubblicitario. Scovalo!
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