Uno storytelling sottile, personal branding unite a delle doti artistiche straordinarie. Non è un caso che Houdini sia passato alla Harry_Houdini_portraitstoria come il miglior illusionista di tutti i tempi.

Parlare di Harry Houdini non è facile (e forse non avremmo neanche cercato questa facilità), basta pensare che già solo con i nomi ci si confonde: nato Ehrich Wisz a Budapest nel 1874 da famiglia di origini ebraiche, nel 1878 si trasferisce negli Stai Uniti dove il suo nome venne americanizzato in Erik Weiss.

 

 

Poco più che adolescente Erik divenne un illusionista professionista, ma diciamoci la verità, come incantatore non era il massimo.

Il successo arrivò quando perfezionò l’arte della escapologia, cambiò il suo nome in Harry Houdini (che nel 1913 divenne il suo nome legale; come ci riuscì? Magia).

Si concentrò sull’arte della fuga e la sua bravura gli permise di essere inserito nel circuito di spettacoli di vaudeville americani. In pochi mesi il nome di Harry Houdini si diffuse, si esibì nelle migliori sale degli Stati Uniti. Nel 1900 partì in Europa, al suo ritorno era ormai una leggenda.

Ma come c’è HarryHoudini-1899riuscito?

Il suo penetrante fascino (valori), la capacità di incantare (comunicare) il pubblico e l’ottima preparazione (prodotto) sono la ricetta perfetta alla base della creazione di un brand che funzioni. Unite a tutto ciò una serie di dicerie che si diffusero sul suo conto ed è fatta.

Ebbene sì l’importanza del buzzing. 

Le sue performance erano perfette tanto che il presidente Roosevelt si convinse che avesse facoltà medianiche, visto come riusciva a leggergli il pensiero. Conan Doyle, invece, professava la sua capacità di smaterializzarsi.

Ma non basta.

Come il miglior storyteller sulla piazza svelò alcuni dei suoi trucchi nei libri degli anni venti. Condivise il suo sapere, facendo entrare le persone nel suo “Backstage”, un vero viaggio nel retroscena, nel dietro le quinte.

Ma non solo lucchetti e manette speciali, chiavi e bastoncini nascosti, e tantissimi altri trucchi da mettere in scena.

La sua storia più appassionante è legata alla sua famosissima crociata contro lo spiritismo e la parapsicologia.
Divenne un membro del comitato di Scientific American, un anti-fake unico,queste scelte contribuirono a fortificare la sua immagine.

Ma come?Houdini_custom

Avrebbe potuto semplicemente dire “sapete com’è? Usiamo gli stessi trucchi, ma loro giocano con il dolore delle persone e a non piace” qualcuno avrebbe potuto congratularsi, altri si sarebbe opposti.

Ed invece no!

Houdini scende nel profondo, lega questa sua missione alla scomparsa della madre, la sua volontà di incontrarla nel mondo degli spiriti. Viaggio, antagonisti, ricompensa superiore e magia, gli elementi basilari di una bella storia di successo.

Houdini è riuscito a fondere una straordinaria preparazione fisica, ottime doti di intrattenimento con un fascino devastante, addirittura il fato ha voluto che finisse il 31 ottobre del 1926, proprio nella notte degli spiriti.