Fra le tante costruzioni storiche presenti a Napoli che hanno segnato la storia della città di Partenope, c’è sicuramente il Salone Margherita, allestito da oltre un secolo e situato nel quartiere San Ferdinando, vicino Piazza del Plebiscito. Il Salone Margherita è stato un locale dove – oltre a consumare bibite e snack – è stato possibile assistere a spettacoli teatrali di assoluto rilievo. La sua storia parte da lontano. Nel 1890.

Il Salone Margherita di Napoli, la storia

La sera del 15 novembre 1890, infatti, proprio a Napoli fu inaugurato il primo “cafè-chantant” d’Italia. La somiglianza con i locali notturni parigini di fine Ottocento (nel pieno della “Belle Époque“) è così evidente che, come sottolinea “il Corriere della Sera” in un articolo datato 9 agosto 2001, i napoletani raccontano di come Parigi sia arrivata anche in via Toledo. Non solo: il pubblico era così variegato che comprendeva preti, persone che appartenevano alla criminalità organizzata (Lucy Nanon, un’artista francese, subì un attentato – durante la sua esibizione – da Raffaele Di Pasquale, esponente della criminalità napoletana di quel periodo), il Presidente del Consiglio Francesco Crispi e persino Matilde Serao, fondatrice del più importante quotidiano del Sud, “il Mattino”. Qual era il pezzo forte dello spettacolo? Ballerine che danzavano seminude o, quantomeno, con le gambe scoperte. In ogni caso, però, come viene sottolineato da margheritando.it, sito della scuola di tango argentino del Salone Margherita, si esibirono anche “artisti di fama internazionale: cantanti, comici, illusionisti, danzatrici, fini dicitori, ma anche acrobati, giocolieri, contorsionisti, cavallerizzi, persino donne barbute e incantatori di serpenti“. Inoltre, il 30 marzo 1896 si dà il via alla prima a produzioni di “immagini in movimento”: il cinema. E, a differenza di altre città italiane, l’appuntamento iniziò a diventare seriale. Grazie al Salone Margherita, insomma, la capitale della Belle Époque divenne Napoli, spodestando Parigi.

Il Salone Margherita di Napoli oggi

E oggi? Come si presenta il Salone Margherita? Come tanti monumenti storici di Napoli, è stato per un lungo periodo abbandonato al proprio destino. Chiuso nel 1982 dopo diversi anni di crisi economica, adesso è di proprietà della famiglia Barbato che – attraverso un’opportuna operazione di restauro – è riuscita a conciliare modernità e tradizione rendendo la struttura uno spazio polifunzionale su diversi livelli con la presenza di spettacoli dal giovedì al sabato, come è chiaramente descritto sul sito web.