Il Napoli è in ritiro ormai da un po’ di giorni eppure non si hanno notizie di conferenze stampa ufficiali per un confronto Sarri-stampa. E quindi, mentre nei raduni delle altre big italiane si chiacchiera che è un piacere, a Dimaro non si parla, anche se di carne al fuoco ce n’è davvero parecchia.

Ad oggi, nessuno ha avuto la possibilità di chiedere al nostro allenatore un punto di vista sul mercato o sul prossimo campionato. Oppure cosa ne pensa del fatto che c’è una grossa possibilità che possa ritrovarsi molto presto senza il suo miglior giocatore. Quello che viene fuori dal campo di allenamento in Val di Sole è frutto della buona volontà dei calciatori, che si fermano ben volentieri alla fine delle sedute di lavoro a chiacchierare con qualche giornalista e a firmare autografi. Ma il livello di volontà comunicativa della società è decisamente basso, comunque inaccettabile per una squadra con una copertura mediatica così elevata.

Nonostante a Dimaro ci siano decine di giornalisti accreditati e le emittenti radio e tv campane abbiano praticamente modificato la loro intera programmazione per raccontare il ritiro del Napoli, in generale la quantità di notizie che viene fuori è spaventosamente bassa in confronto ai top club italiani. Si, è vero, si possono guardare gli allenamenti e cercare di intuire qualche novità. Ma è ben più difficile immaginare, e quindi raccontare, idee, pareri ed emozioni dei protagonisti di questo inizio di stagione.

Anche la vicenda Higuain sta facendo scuola sotto questo punto di vista: aldilà di qualche parolina di Callejon (“Gonzalo non mi hai mai detto di voler andare via) e le rassicurazioni del capo comunicazione della società Nicola Lombardo (“Higuain il 25 sarà qui a Dimaro), la società non si è preoccupata di far sentire la sua voce con autorità e chiarezza. De Laurentiis si è limitato ad un fugace contatto con SkySport, quando la miccia di questa bomba è stata accesa. E comunque non sembra affatto che sia riuscito a spegnerla.NBDV0001

Oggi potrebbe essere un giorno decisivo per la trattativa fra il Napoli e la Juve, e qui nessuno si è preoccupato di farci sapere qualcosa. I colleghi, che comunque le pagine del giornale le devono riempire, si arrangiano come possono. I tifosi, arrivati anche quest’anno in massa a Dimaro, cercano di placare la propria sete di notizie ritrovandosi alla fine profondamente insoddisfatti, sentendosi confusi e smarriti. E chi ci perde, in questa giostra mediatica ormai ferma, sono un po’ tutti. I giornalisti, che devono inventarsi il lavoro; i tifosi, che non ci capiscono più nulla; ed il Napoli, che, come è già successo in passato, ci fa la figura di un piccolo reame chiuso su se stesso, che per proteggere la sua riservatezza alimenta voci incontrollate che ne minano la serenità. Un amico, scherzando, mi diceva: “Probabilmente è perché Baldari s’è spusat. Si sta facendo il viaggio di nozze”. Ridiamoci su.