Preview – Io ci sono.
É con questa espressione esplicativa che ieri 4 Maggio è stato celebrato uno dei tribute event Versace più atteso dell’anno. Preview è l’anticipazione di una serata spettacolare che si svolgerà il prossimo anno in onore dei venti anni dalla morte di Gianni Versace.
A capo di questo happening vi sono stati Antonio Caravano e Sabina Albano, rispettivamente: il più grande collezionista di capi ed oggetti firmati dalla maison, e la nota gallerista di Napoli, nonché insegnante di fashion design ed organizzatrice di sofisticati eventi.
Location d’eccezione per la grand soirée è stato il sontuoso Palazzo Caracciolo di Napoli, che ha ospitato l’esposizione e la performance nello storico cortile, arricchito con eleganti tavoli da buffet ed impreziosito dalle opere artigianali del designer campano Antonio Iazzetta.
Egli crea un gioco illusionistico, realizza una poltrona in piombo lavorata come fosse stoffa, evidenziando un gioco di pieghe ed un effetto cangiante dato dal materiale scelto.
“È un lavoro che faccio per passione, mi piace improvvisare. Con lo stesso principio, recentemente ho realizzato delle lampade con delle fasce sottili in legno congiunte da elastici colorati, ognuna presentava un meccanismo ad oscillazione che proiettava la luce a seconda della posizione scelta”.
La serata si è aperta con questa speciale introduzione che successivamente ha dato spazio alla sfilata performativa di ben ventiquattro modelli e modelle in total look Versace scelti per lo show. Sabina Albano ci racconta così questo speciale momento: “Questo evento vuole raccontare la presenza della moda sul nostro territorio. Io ci sono, noi ci siamo, e vogliamo essere i testimoni di questo pensiero. Gli abiti non devono restare negli armadi, ma devono raccontare la storia del mondo e di ognuno di noi; questa collezione ne è la prova”.
Emanuele Gueli, fashion designer e collaboratore dell’evento ci racconta la storia di questi capi – sintesi assoluta del gusto Versace – introducendoci in un piacevole immaginario anni novanta in cui i capi Versace venivano indossati e sfoggiati per le strade di Miami, città che ha vissuto il boom dello stile eclettico Versace di quell’epoca.
Hanno partecipato alla serata note personalità del panorama artistico e culturale, tra questi il braccio destro di Gianni Versace: Ilian Rachov, che all’epoca progettava le stampe dei tessuti della maison, quasi come fossero veri e propri dipinti, arte figurativa che Rachov pratica tutt’ora con grande stile e delicatezza. Egli ci spiega come Donatella – oggi a capo dell’azienda – ha saputo rinnovarsi senza perdere il prestigio che il fratello aveva portato alla casa di moda:
“È stato senza dubbio un momento difficile quando Gianni si è spento, ma trovo che Donatella abbia saputo guidare l’azienda verso il successo senza stravolgere lo stile Versace, ma piuttosto conferendogli una nuova immagine, mantenendo inalterato lo stile”.
Estro e creatività, ma prima di tutto gioia ed ironia. Questi vogliono essere i sinonimi di ogni serata come questa, all’insegna della condivisione e della diffusione delle arti.
Marcos Marin, artista e scultore brasiliano presente all’evento, condivide con noi un momento prezioso in cui ci spiega come anche la concezione di arte stia cambiando, convertendosi in immagine rigenerata, proiettata verso nuove rappresentazioni. Stesso gioco che egli attua nei suoi ritratti in stile “optical”, alcuni dei quali commissionatigli dalla casa reale monegasca.
Io ci sono, tutti ci son stati con forte entusiasmo, senza tralasciare la forte curiosità di scoprire a poco a poco il grande evento Versace che abbraccerà Napoli il prossimo anno. Voci di corridoio designano come location il maestoso ed antico Museo Archeologico di Napoli, ma questo non ci è dato saperlo per ora…
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