Tra i vari problemi di Napoli, il principale, forse, è che è troppo amata.

 ‘Io amo Napoli’ ormai è un motto, un grido di difesa della propria identità, una missione da difendere, uno stato d’animo. Il problema sta proprio nel fatto che è rimasto solo lo stato d’animo di questo amore tanto acclamato.  Nella realtà questo è più uno slogan virtuale per sentirsi appartenenti a quella che è stata una delle più complesse e variopinte culture, che non una spinta verso un senso civico e di curiosità legate alla realtà partenopea. Napoli negli ultimi decenni è stata violentata e degradata proprio da chi levava il suo spirito patriottico più in alto di tutti. Ma si sa, proprio nei momenti in cui la speranza può sembrare che stia svanendo, vengono a formarsi delle belle e sane realtà. Negli ultimi anni infatti stanno nascendo molte associazioni che si occupano della cura e della rivalutazione del territorio, e una di queste si sta tenendo particolarmente attiva: l’associazione “Sii Turista della tua Città”.

“Sii Turista della tua Città” è un’associazione culturale nata tre anni e mezzo fa grazie alle idee e la determinazione di Luca De Martino e altre persone altrettanto motivate e caparbie che lo hanno seguito in questa avventura, decidendo che non bastava più vivere a Napoli sopportando ciò che è diventata, ma che bisognava agire. Il loro intento principale è di insediarsi tra la gente, mostrare con esempi tangibili e concreti che la realtà può cambiare, che conoscere a fondo una città, vederla pulita e splendente, rende il cuore più orgoglioso della propria appartenenza partenopea; molto più di un semplice motto. Organizzata e allegra si aggira ogni tanto per la città questa “banda” di sognatori, pulendo monumenti, accogliendo turisti al porto, portando gli stessi turisti, ovviamente dovendo prima avere a che fare con quel che è uno scetticismo aprioristico dettato dai mille luoghi comuni, in giro per le meraviglie di Napoli, mostrando ai loro concittadini zone della città di cui ne erano totalmente all’oscuro! Insomma, dei veri
paladini dell’ “oro di Napoli”.

L’ultima iniziativa organizzata dagli attivisti è stata ripulire la fontana a piazza Monteoliveto, uno dei luoghi di ritrovo dei giovani adolescenti di Napoli, uno dei luoghi più simbolici di quella che deve essere vista come una vera e propria rivoluzione; etica, ma pur sempre rivoluzione. Questa fontana risalente al XVII secolo raffigura re Carlo II, il re giovane (eletto a 4 anni), e 4 leoni che rappresentano le 4 rivoluzioni napoletane. Dare l’esempio facendo risplendere ciò che per secoli è stato d’esempio, e farlo il sabato sera, proprio davanti a tutti, proprio davanti a
chi la imbratta di solito, proprio davanti a chi poi guardando ha un suo momento di coscienza, e prende una spugnetta per contribuire, rappresenta uno dei messaggi più forti di questa iniziativa.
Tra i vari impegni ed attività, particolare rilievo ha il progetto “adotta un turista”: i vari attivisti, e chiunque abbia voluto contribuire, si sparpagliavano tra stazione, porto, e ovunque ci potessero essere potenziali turisti da adottare, portandoli in giro per le strade e la storia di Napoli, cercando di far sentire ai vari “adottati” un senso di appartenenza e condivisione con questa splendida città.
Una bella iniziativa, un bel progetto, una spinta verso il miglioramento di una città che viene penalizzata e bombardata dai media: un piccolo passo controcorrente, che si scaglia contro lo sporco di cui viene rivestita la città; uno sporco che può essere lavato via, con una semplice … spugna.