Terzo capitolo della saga “The Avengers e il branding”.

Questa volta si parla della marca: il simbolo con cui viene identificato un prodotto capace di renderlo “diverso” dagli altri, sicuramente migliore e più accattivante ai nostri occhi.

Un supereroe che durante il secondo conflitto mondiale diventò un vero proprio simbolo del Paese: la “Sentinella della libertà” nonché la “Leggenda vivente”. Un supereroe che grazie alla matita di Stan Lee, negli anni 60, conquistò tutti: è lui, Capitan America.Avranno pensato ad una vera e propria campagna di branding gli americani durante la seconda guerra mondiale quando comparivano manifesti di questo tipo: un supereroe, vestito con i colori della bandiera statunitense che invoca la libertà e, implicitamente, invita ad arruolarsi contro il nemico nazista. Un personaggio preso da un fumetto degli anni 40 della Marvel Comics.

Steven Grant “Steve” Rogers , alter ego di Cap, è un giovane che, volendo servire la patria, decide di arruolarsi nell’esercito americano durante la seconda guerra mondiale. Verrà scartato, tuttavia, per la sua debole costituzione, ma questo si rivelerà la sua fortuna: parteciperà ad un esperimento che gli permetterà di vestire i panni del supereroe, in quanto le sue doti fisiche e mentali subiranno un notevole sviluppo.

Insomma, da qui parte la storia di Capitan America che con i suoi straordinari poteri (capacità fisiche ai limiti delle possibilità umane; grandi doti tattiche; invecchiamento rallentato; scudo virtualmente indistruttibile di lega di vibranio ed adamantio solo per citarne qualcuno) diventa il paladino della giustizia a stelle e strisce. Motivazioni più che valide per far di lui il “capo” degli Avengers.

the_avengers_branding_capitan_america_usa_nbdv

manifesto per l’arruolamento nell’esercito degli Stati Uniti.

Capitan America è un vero e proprio esempio di brand. Il suo costume richiama la bandiera americana e, se la bandiera in sé nasce come simbolo di un Paese, egli stesso diventa simbolo degli USA. Un’ America libera, forte e giusta. Questo è il messaggio che vuole passare e per farlo cosa pensare di meglio se non un eroe, un supereroe, che si fa portatore di una serie di connotati positivi con cui si vuole etichettare la propria nazione.
Così, seguendo l’invito di Capitan America ad arruolarsi, un cittadino americano poteva sentirsi lui stesso un po’ “eroe”nel difendere la sua Patria democratica, libera e giusta.Alla base c’è proprio questo: un simbolo, un’etichetta con cui rappresentare un’intera cultura. L’importanza della marca è quella di dare riconoscibilità al prodotto, all’azienda, e perché no, a un intero Paese, creare un’identità precisa di ciò che sta rappresentando. Dietro il brand, infatti, si celano i desideri e le aspirazioni di ogni consumatore, il quale crede di poterli esaudire scegliendo quel prodotto, quella marca.

Piace(va) vincere facile all’America: se il suo brand è una Leggenda vivente, il successo è quasi scontato.

Furba pensata o strategia di marketing?